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martedì 4 marzo 2014

Un piano per la diffusione dell'energia solare in Uruguay: opportunità per le imprese "green"

Quattro Istituti si impegneranno in una campagna  a favore dell’istallazione di impianti solari di carattere residenziale che aiutino le famiglie a risparmiare

In Uruguay, quattro Istituti si sono fatti carico di un piano a livello statale che permetta la diffusione di impianti solari che aiutino le famiglie della Republica Oriental del Uruguay a risparmiare.
 Nel corso dell’anno il ruolo di queste entità consisterà nel promuovere, all’interno del settore residenziale, l’istallazione di sistemi solari per la produzione di acqua calda in modo da consentire alle famiglie un notevole risparmio economico ed energetico. Attualmente la bolletta dell’energia equivale al 37% delle entrate di ogni nucleo, importo che dovrebbe ridursi notevolmente proprio grazie al  nuovo Piano Solare.
Secondo i dati tecnici rilasciati dagli esperti, ogni impianto riuscirà a coprire dal 60 al 90% del fabbisogno di acqua calda di ogni famiglia, diffondendo anche la cultura del risparmio idrico ed energetico nel paese.

A capo di questa iniziativa oltre all’Autorità nazionale per l’Energia, anche il Banco Hipotecario BHU, l’Unità che si occupa della regolamentazione dei servizi di energia e acqua (URSEA) e la società elettrica UTE Tech.
Le istallazioni, i cui costi vanno da 500 a 1500 dollari, saranno finanziate entro 60 mesi dalla BHU dopo aver ricevuto la delibera dell’Istituto di Norme Tecniche , laboratorio Tecnologico facente parte della facoltà di Ingegneria dell’Universidad de la República.
I finanziamenti saranno concessi con il BROU ( Banco Republica Oriental de Uruguay) che ha già attivato delle linee di credito ad hoc.

Se ciò non bastasse inoltre il piccolo ma importante stato latino americano, da tutti considerato ancora la Svizzera del Sud America, può offrire delle linee di credito per le PMI fino a 500.000 USD, per le imprese che decidano di investire sul suolo nazionale.

Cenomani è in grado di aiutare come consulente le imprese del settore delle Rinnovabili intenzionate a sondare il mercato uruguaiano, grazie alla fluida e continua collaborazione con entità pubbliche e private di Montevideo.




lunedì 17 febbraio 2014

Setenta sitios en Uruguay para instalar centrales hidroelectricas

Pequeñas centrales hidroeléctricas podrían generar 231 megavatios en Uruguay


Según un estudio elaborado por la Dirección Nacional de Energía  existen 70 sitios en Uruguay con las condiciones necesarias para instalar pequeñas centrales hidroeléctricas destinadas a la generación de energía eléctrica.
Si se realizase una mini central en todos los sitios hallados, se dispondría de una potencia instalada de 231,5 megavatios (MW)
El estudio indica que algunos proyectos serían económicamente viables y estarían ubicados en los ríos Arapey, Arenguá, Yi, Olimar, Tacuarí y Yerbal. El análisis se ha efectuado en todos los ríos del país exceptuando los fronterizos (Uruguay, Cuareim y Yaguarón)
Actualmente el 85% del potencial hidroeléctrico de Uruguay está en uso, con una acumulación de potencia de 1.815 MW. A pesar de que existe la posibilidad de contar con numerosas mini centrales hidroeléctricas, el estudio se centra en 20 casos en los cuales la viabilidad económica es rentable para los productores.
El ministro de Industria, Roberto Kreimerman, destaco la importancia de estas centrales desde el punto de vista de las políticas sectoriales a pesar de su pequeña contribución en cuanto a lo que generación eléctrica se refiere.

FRI (Fondo di Rotazione per l'Internazionalizzazione): finanziamento a chi decide di internazionalizzare la propria impresa

Il Fondo di Rotazione per l’Internazionalizzazione (FRI), sostiene programmi di investimento realizzati da imprese lombarde, in forma diretta o in joint-venture con altre imprese, finalizzati alla creazione di Insediamenti produttivi permanenti all’estero. Tali insediamenti sono da intendersi come stabilimenti produttivi o strutture operative finalizzate alla produzione di beni o all'erogazione di servizi e dotate di autonomia economica e tecnico funzionale.

Questa agevolazione:
  • sostiene le Micro Piccole e Medie Imprese lombarde nella realizzazione di programmi di investimento all’estero finalizzati alla realizzazione di nuovi insediamenti produttivi, centri di assistenza tecnica,strutture logistiche di transito e distribuzione internazionale. 
  • sostiene i progetti realizzati congiuntamente da più imprese lombarde;
  • semplifica le modalità di realizzazione dei progetti e riduce l’investimento minimo da parte delle imprese;

La dotazione finanziaria del bando è di € 4.200.000,00: la scadenza del bando è legata all'esaurimento dei fondi previsti.



A chi si rivolge

Possono richiedere l’Intervento Finanziario le PMI in qualunque forma costituite, ivi incluse le società cooperative e le società consortili, in  possesso di uno dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:
a. attive da almeno due anni nel settore manifatturiero (codice primario Ateco 2007 lett. C);
b. attive da almeno due anni nel settore delle costruzioni (codice primario Ateco 2007 lett. F);
c. attive da almeno due anni in uno dei seguenti settori dei servizi alle imprese (codice primario Ateco 2007):
  • J 62 Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
  • J 63 Attività di servizi d’informazione e altri servizi informatici;
  • M 70 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale;
  • M 71 Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche; 
  • M 72 Ricerca scientifica e sviluppo; 
  • M 73 Pubblicità e ricerche di mercato; 
  • M 74 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • N78 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale;
  • H 52.10 Magazzini di custodia e deposito per conto terzi;
  • H 52.24 Movimentazione merci.

I soggetti richiedenti devono inoltre, alla data di presentazione della domanda:
  • essere iscritti al registro delle imprese;
  • avere una sede operativa in Lombardia da almeno due anni

domenica 2 febbraio 2014

Progetto Surgelazione Rapida Individuale (IQF) in Paraguay: ricerca partner


Ricerca partner settore impianti surgelamento in Paraguay


Il Paraguay, assieme ai giganti Argentina e Brasile, è uno dei produttori mondiali più rilevanti di soia.

L'Edamame corrisponde ai fagioli della soia ancora in uno stadio acerbo che trova grande diffusione nella cucina asiatica, e recentemente nord americana.
Sta prendendo piede lo sfruttamento dello stadio precoce della soia in quanto si presta in maniera notevole per ciò che riguarda il surgelamento del bacello e/o dei fagioli, per poi essere immesso nel mercato sottoforma di preparazioni alimentari pronte, le quali in Europa e negli Stati Uniti raccolgono un gran numero di adepti.

In Paraguay attualmente rappresentiamo un'impresa del settore, con importantissimo socio del comparto food, con rete distributiva internazionale che ricerca un socio italiano apportatore di know-how nel settore degli impianti di  IQF ( Individual Quick Freezing) capace di contribuire in maniera significativa per ciò che concerne la tecnologia da applicare sul campo.

Con una struttura e una rete di vendita già consolidata, un portfolio clienti in Asia e Stati Uniti, l'impresa in questione è quindi alla ricerca di un potenziale partner per una new-co in Paraguay, con il fine di utilizzare impianti IQF di tecnologia italiana per il surgelamento dell'Edamame paraguaiano e l'immissione dei prodotti sui mercati mondiali.






mercoledì 22 gennaio 2014

Consorzi per l'internazionalizzazione, al via il bando 2014

Il Ministero dello Sviluppo ha definito per l'anno 2014 le modalità e i termini per la concessione dei contributi a sostegno dei progetti presentati dai consorzi per l'internazionalizzazione.
Il Ministero dello Sviluppo economico, con Decreto direttoriale del 10 gennaio 2014 (in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), ha individuato, ai sensi del Decreto ministeriale del 22 novembre 2012 (G.U. n. 17 del 21 gennaio 2013), i termini e le modalità, per l’annualità 2014, per l’accesso dei consorzi per l'internazionalizzazione ai contributi.
I soggetti beneficiari
Sono ammessi i consorzi per l’internazionalizzazione, in possesso dei seguenti requisiti:
- essere costituiti ai sensi degli articoli 2602 e 2612 e seguenti del codice civile o in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari e agricole aventi sede in Italia; possono, inoltre, partecipare imprese del settore commerciale. E’ ammessa la partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici;
- avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri anche attraverso la collaborazione e il partenariato con imprese estere;
- avere uno statuto in cui risulti espressamente indicato il divieto di distribuzione degli avanzi e degli utili di esercizio di ogni genere e sotto qualsiasi forma alle imprese consorziate o socie anche in caso di scioglimento del Consorzio o della Società consortile o cooperativa;
- avere un fondo consortile interamente sottoscritto, versato almeno per il 25%, formato da singole quote di partecipazione non inferiori a 1.250 euro e non superiori al 20% del fondo stesso;
- non essere in liquidazione o soggetti a procedure concorsuali.
I consorzi dovranno possedere i requisiti richiesti in modo continuativo dalla data di domanda fino all’erogazione del contributo.




Progetto e iniziative finanziabili
progetti di internazionalizzazione ammissibili possono essere costituiti da una o più delle seguenti iniziative (da realizzare nel periodo 1/01/2014 - 31/12/2014):
- partecipazioni a fiere e saloni internazionali;
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
- show-room temporanei;
- incoming di operatori esteri;
- incontri bilaterali fra operatori esteri e all'estero;
- workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
- azioni di comunicazione sul mercato estero;
- attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione, destinata esclusivamente alle imprese partecipanti al progetto. Tale attività non può costituire più del 25% del costo totale delle iniziative;
- realizzazione e registrazione del marchio consortile.
Per essere ammessi, i progetti presentati devono:
- avere un importo compreso tra 50.000 e 400.000 euro;
coinvolgere, in tutte le sue fasi, almeno 5 PMI consorziate provenienti da almeno 3 diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera; è possibile prevedere il coinvolgimento, attraverso un contratto di rete, di PMI non consorziate purché in numero non prevalente rispetto a quello delle imprese consorziate coinvolte. Il progetto presentato da consorzi con sede legale in Sicilia o Valle d’Aosta può anche avere una strutturazione monoregionale, prevedendo il coinvolgimento di sole imprese con sede legale in una delle citate regioni.
Il progetto può avere anche una durata pluriennale, con una articolazione massima triennale. In tal caso le attività previste devono essere strutturate e collegate tra loro in un’ottica di sviluppo strategico in merito agli obiettivi che si intendono raggiungere. La domanda di contributo deve essere presentata annualmente.
Spese ammissibili
Nell’ambito delle iniziative finanziabili, sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
- quota di partecipazione, affitto e allestimento di stand consortile presso fiere e saloni internazionali in Italia e all’estero. Il consorzio che partecipa alla manifestazione fieristica con più di uno stand deve dichiararlo e spiegarne le motivazioni; in tal caso nei singoli stand oltre ad essere chiaramente visibile il logo del consorzio, deve essere indicata l’ubicazione delle altre imprese consortili alla manifestazione e garantita una adeguata informativa che dia conto della complessiva partecipazione delle stesse imprese all’iniziativa consortile;
- affitto e allestimento di show-room temporanei;
- interpretariato, traduzione, servizio hostess, noleggio di attrezzature e strumentazioni;
- oneri di trasporto, assicurativi e similari connessi al trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione di eventi promozionali;
- realizzazione del marchio consortile e relativi oneri di registrazione;
- brochure, cataloghi, materiale informativo, spot televisivi/radiofonici, pubblicità su siti web o su riviste internazionali: in lingua inglese e/o nella lingua veicolare del paese obiettivo del programma di internazionalizzazione;
- spese di viaggio e pernottamento per un massimo di 2 rappresentanti del consorzio (aereo in classe economica, alloggio in alberghi non superiori a 4 stelle o equivalenti) in occasione degli eventi promozionali previsti nel progetto;
- spese di viaggio e pernottamento di operatori esteri (aereo in classe economica, alloggio in alberghi non superiori a 4 stelle o equivalenti);
- spese di ricerca e selezione operatori esteri per la realizzazione delle iniziative previste nel progetto;
- spese per azioni dimostrative delle produzioni delle consorziate, realizzate in occasione delle iniziative previste nel progetto;
- creazione del sito web consortile in inglese e/o nella lingua veicolare del paese obiettivo del programma di internazionalizzazione;
- affitto sale per attività di formazione;
- onorari per docenti nei limiti massimi previsti dall’Unione Europea e spese di viaggio e alloggio (aereo in classe economica, alloggio in alberghi non superiori a 4 stelle o equivalenti);
- spese di coordinamento per la gestione del progetto di internazionalizzazione, esclusivamente nel caso in cui questo sia realizzato dal consorzio attraverso contratti di rete con PMI non consorziate, nei limiti del 5% del costo totale delle iniziative e, in ogni caso, non superiori a 10.000 euro. Condizione necessaria per l’ammissione è che il costo e la prestazione risultino da uno specifico contratto sottoscritto tra le parti e che venga inoltrato il curriculum del professionista;
- spese generali forfettarie non superiori al 10% del costo totale delle iniziative.
Agevolazioni
Il contributo, a fondo perduto, coprirà fino 50% delle spese sostenute ritenute ammissibili. Nell’ipotesi in cui la dotazione finanziaria non sia sufficiente a garantire l’erogazione dei contributi nella citata percentuale massima si procederà alla determinazione dei contributi stessi attraverso il riparto proporzionale delle risorse disponibili.
Presentazione domande di contributo
La domanda di contributo potrà essere presentata a partire dal giorno successivo alla pubblicazione di avviso nella Gazzetta Ufficiale del Decreto Direttoriale 10 gennaio 2014 ed entro e non oltre il 15 marzo 2014.
Il plico contenente la domanda nonché tutta la relativa documentazione, deve essere inoltrato (mediante raccomandata A/R oppure tramite corriere/spedizioniere) al seguente indirizzo: Ministero dello Sviluppo Economico - Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi – Divisione VIII - Viale Boston 25 - 00144 Roma.
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(Decreto direttoriale Ministero dello Sviluppo Economico 10/01/2014, in corso di pubblicazione G.U.)